L’ottimismo fa bene alla pelle
La dott.ssa Michelle Henry, MD FAAD, ottimista da sempre, parla del legame tra ottimismo e salute della pelle.
“Pensa a tutte le volte in cui ti dicevi che non ce l’avresti fatta, e invece ce l'hai fatta. La nostra vita ci prova in vari modi che con l'ottimismo si supera tanto. E ci offre un modello, una mappa, che possiamo riutilizzare."
- Dott.ssa Michelle Henry, MD FAAD
Sin dall’età di sette anni, la spensierata Michelle Henry ha cominciato a guardare al mondo esterno e al suo futuro con un grado eccezionale di ottimismo, un mindset distintivo che l'avrebbe sospinta al successo negli anni futuri.
Abbiamo chiesto alla dott.ssa Henry, dermatologa, quale effetto abbia avuto l'ottimismo sulla sua vita, in particolare dal momento che è sempre stata ottimista, anche da giovane.
"Sicuramente vi sono alcune cose che vedo con un profondo ottimismo, a cominciare dalla mia famiglia. Credo che sia dovuto al modo in cui comunichiamo tra noi, al modo in cui ci hanno insegnano a parlare a noi stessi. Quando ero piccola, mia madre mi diceva sempre: "Non parliamo in maniera negativa a noi stessi, perché la nostra mente ci sente." Questo avveniva sin da prima che ci concentrassimo davvero sulla nostra salute mentale. Ricordo che da bambina pensavo che dicesse una stupidaggine, invece è vero, la nostra mente ascolta, e possiamo imparare a essere buoni con noi stessi come con gli altri", afferma la dott.ssa Henry.
Presso la sua clinica privata, Skin & Aesthetic Surgery of Manhattan, situata nel quartiere Midtown East di New York, la dott.ssa Henry ha stabilito quello che potremmo meglio descrivere come un "protocollo di positività", un modus operandi che educa i pazienti sull'importanza della positività nel processo di invecchiamento, del mantenere la propria salute mentale e sui relativi effetti sulla salute e l’aspetto della pelle.
Chirurgo micrografico Mohs, ricostruttivo ed estetico accreditato ACGME, la dott.ssa Henry spiega così l'approccio attento che rivolge ai suoi pazienti:
"Oltre a una buona cura della pelle, prescrivo ai miei pazienti di concentrarsi sulla loro salute mentale generale e sull'igiene del sonno, ossia dormire bene e mangiare in maniera sana. Dico loro di concentrarsi sulla loro salute mentale, in quanto è facile perdere di vista questo aspetto."
La prova del fatto che i suoi protocolli di positività funzionano si nota nella differenza tra i suoi nuovi pazienti e quelli già esistenti.
"I nuovi pazienti arrivano un po' più incuriositi, più preoccupati dell'invecchiamento. C'è molta disinformazione in giro. Si rivolgono a noi ansiosi, hanno paura che sia troppo tardi. Nella mia clinica abbiamo sviluppato un approccio mentale positivo nei confronti dell'invecchiamento. I miei attuali pazienti sono bravi a prendersi cura della loro pelle, sia con trattamenti topici che lavorando attivamente a vantaggio del loro benessere generale."
Con la sua profonda conoscenza degli effetti dell'ottimismo e della positività sulla salute della pelle, abbiamo chiesto alla dottoressa come vede il legame, se esiste, tra l'ottimismo e la pelle. Le prove scientifiche del legame tra la salute dell'intestino e il cervello si sono consolidate negli ultimi anni; ma che dire del cervello, e in particolare della mente, e del fatto che sia direttamente collegato alla salute della pelle?
La Dott.ssa Henry aggiunge: "Credo fermamente che, così come esiste un profondo legame tra la mente e l’intestino, esista un legame anche tra la mente e la pelle, e che quando non stiamo bene dentro anche il nostro aspetto esteriore ne risente."
Abbiamo chiesto alla dottoressa se ritiene che sia importante che i suoi pazienti "guardino avanti" con ottimismo per quanto riguarda l’invecchiamento. La sua risposta è inequivocabile.
"Penso che l'ottimismo sia fondamentale, perché invecchiare è un dono. Ciò che è importante è che viviamo più a lungo e ci sentiamo meglio. E vogliamo che la nostra pelle e il nostro aspetto esteriore riflettano il nostro benessere interiore. Penso che sia importante assumere un atteggiamento positivo rispetto al futuro, perché il futuro è veramente un dono."